Bim Gsp chiude positivamente il primo semestre 2019

Belluno, 30 ottobre 2019 - Approvato all'unanimità dei presenti, oggi, al Centro Congressi di Belluno il Report Infrannuale di Bim Gsp.

Queste, in sintesi, le principali performance che son state presentate ai Sindaci dall’Amministratore Unico della società, Giuseppe Vignato.

Bollettato, margini e risparmi

A fronte di un bollettato di 16 milioni di euro, invariato rispetto al 2018, nel primo semestre 2019 le spese operative sono state ridotte di 140 mila euro rispetto al medesimo periodo del 2018 e il margine lordo industriale è aumentato a 2,8 milioni dai 2,3 milioni dell’anno precedente.

Maggiori le risorse allocate per l’acquisto di energia elettrica, per l’analisi delle acque e l’informatizzazione, mentre sono in calo le spese per manutenzioni ordinarie, gestione impianti e servizi amministrativi. “Gli investimenti innovativi e gli efficientamenti attuati negli ultimi anni in molti impianti – spiega Giuseppe Vignato – hanno permesso, e porteranno anche in futuro, un costante contenimento dei costi operativi, supportato anche da una continua negoziazione degli oneri gestionali con i vari appaltatori”.

Cassa generata

Gli incassi nel semestre hanno generato, al netto del pagamento delle spese correnti, nuova cassa per oltre 6 milioni di euro, 5 utilizzati per finanziare i nuovi investimenti e 1 per ridurre i debiti verso i fornitori.

Patrimonio e debiti

Con i 2,8 milioni di utili netti conseguiti al 30 giugno 2019, il patrimonio societario è salito a 38 milioni, importo questo che per la prima volta supera il valore dei debiti ora a 37 milioni e scesi di 52 milioni dal picco del 2011. “Continuiamo a perseguire due obiettivi finanziari: realizzare il più possibile investimenti autofinanziandoli con gli utili e ridurre i debiti presidiando al massimo incassi e spese” spiega Vignato.

Investimenti

Ammontano a 5 milioni di euro gli investimenti concretizzati in sei mesi. “Per fine anno confermiamo l’obiettivo di 9 milioni di opere da concludere, e tenuto conto dei ripristini da fare a seguito dei danni subiti con Vaia, innalziamo quello del 2020 a 12 milioni di opere da concludere, di cui 3 milioni finanziati dal Commissario Delegato all’emergenza della Regione Veneto”. Completati i nuovi depuratori di Falcade e Longarone, a breve partiranno i cantieri per nuovi impianti a Lentiai e Borca di Cadore (quest’ultimo cofinanziato dalla Regione Veneto); sono state posate, e già completate, nuove tratte fognarie a Sedico (Meli-Oselete e Mas), Alleghe e sostituite porzioni di fognatura ad Auronzo, Belluno e La Valle Agordina. Per l’acquedotto sono di recente partiti i lavori per la posa del nuovo collegamento tra i serbatoi di Col Coltron e Fiammoi, è di prossima  ultimazione il collegamento tra i serbatoi Col Coltron e Piaia, mentre si sono conclusi gli interventi di sistemazione dell’opera di presa di Rio Frari; sono state, inoltre, posate anche nuove tratte a Rivamonte e sostituite porzioni lungo l’acquedotto ‘Val Clusa’, il principale della provincia che dall’Agordino arriva a servire Val Belluna, Sinistra Piave e Valdobbiadene. In corso, inoltre, la costruzione del nuovo serbatoio acquedottistico a Pocol di Cortina, opera finanziata dal Piano Nazionale degli Acquedotti; prosegue celermente anche la costruzione del nuovo serbatoio di accumulo a Sottoguda di Rocca Pietore e la posa del nuovo acquedotto della Valle del Biois a Cencenighe, interventi, questi, finanziati dal Commissario Delegato all’Emergenza Vaia.

“Opere essenziali – conclude Vignato – che rientrano nel fitto Piano degli Investimenti programmato per il periodo 2019/2021 e che, complessivamente, conta 27,6 milioni di euro. A questi si aggiungono i 6,2 milioni di lavori finanziati dal Commissario Delegato all’emergenza Vaia”.

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