Pnrr, finanziato il progetto di Gsp per la costruzione dell’hub fanghi a Longarone.

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Belluno, 23 dicembre 2022 – L’hub fanghi a Longarone si farà.

A confermalo, infatti, il Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (ex Ministero della Transizione Ecologica) n.206 del 21 dicembre scorso che ha ammesso a finanziamento il progetto ideato e curato da Bim Gsp e presentato dal Consiglio di Bacino Dolomiti Bellunesi per la realizzazione nel depuratore di Longarone di un centro unico per il trattamento e la disidratazione dei fanghi di depurazione prodotti dal depuratore stesso e da tutti gli impianti gestiti dalla società nell’intero territorio provinciale.

"Esprimo tutta la soddisfazione mia, del Consiglio di Amministrazione che rappresento e dei nostri soci per il risultato conseguito anche in sinergia con il Consiglio di Bacino Dolomiti Bellunesi – commenta Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp - . Grazie questo prezioso finanziamento da 1,3 milioni di euro, potremo realizzare nel depuratore di Longarone una nuova linea fanghi che ci permetterà di disidratare al meglio quanto prodotto da tutti gli impianti di depurazione del bellunese, incluse le vasche imhoff, rendendo questi materiali utilizzabili, successivamente, anche in agricoltura. Un progetto innovativo, orientato ai valori della sostenibilità, che traduce appieno e in concreto i principi dell’economia circolare e i valori dello sviluppo sostenibile della provincia di Belluno. Un ringraziamento va anche alla struttura interna, naturalmente, che ha messo a punto uno studio che ha saputo distinguersi nel panorama nazionale".

"Ora – prosegue Sommavilla – confidiamo venga formalizzato il finanziamento anche gli altri due progetti presentati sempre a valere sui fondi PNRR: il primo per l’adeguamento e il potenziamento del depuratore di Marisiga di Belluno, che vale ben 4,4 milioni di euro e per il quale la Regione Veneto, destinataria di 40 milioni di fondi PNRR per la depurazione, ha già espresso parere favorevole; il secondo, sul fronte riduzione perdite da acquedotto, per la modellazione, distrettualizzazione e digitalizzazione di 1600 km di rete idrica bellunese e del valore complessivo di 25,6 milioni di euro".

"Progetti che - conclude Sommavilla - potranno portare notevoli benefici non solo in termini di miglioramento infrastrutturale del sistema idrico provinciale, ma anche di salvaguardia delle risorse idriche del territorio, sempre più soggetto a crisi idriche, di tutela ambientale e di protezione degli ecosistemi naturali, sempre più a rischio a causa dell’inquinamento prodotto dall’uomo, e di sviluppo sostenibile della nostra provincia montana, sempre più minacciata dal fenomeno dello spopolamento. Siamo, comunque, fiduciosi anche se la concorrenza, a livello nazionale, è molta: siamo, in ogni caso, consapevoli di aver prodotto elaborati di livello e confidiamo di poter avere riscontro a breve”.

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