Bim Gsp, nuovi fondi per le infrastrutture idriche.

Al via l’operazione Viveracqua Hydrobond 2022. In arrivo 10 milioni di euro per il sistema idrico bellunese.

Belluno, 25 marzo 2022 – Si è conclusa in questi giorni l’operazione Hydrobond 2022 dei gestori di Viveracqua, il consorzio che riunisce le 12 aziende idriche pubbliche del Veneto. L’emissione, la quarta dal 2014, a cui ha aderito anche Bim Gsp, porterà nelle casse delle utility venete ben 148,5 milioni di euro: di questi, 10 milioni saranno destinati al sistema idrico bellunese per il miglioramento di acquedotti, reti fognarie e depuratori.

L’operazione, avvenuta sotto la regia del consorzio Viveracqua, verrà finanziata dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e da Kommunalkredit Austria AG (Kommunalkredit).

Il prestito verrà rimborsato in quote costanti nei prossimi vent’anni ed andrà a supportare parte del piano degli interventi da 215 milioni di euro approvato dall’assemblea dei sindaci del Consiglio di Bacino Dolomiti Bellunesi.

Tra le principali opere in programma, il nuovo acquedotto Piaia-Vena d’Oro a Ponte nelle Alpi, la sostituzione di più porzioni di rete idrica lungo la dorsale della Sinistra Piave, tra Limana e Borgo Valbelluna, e della Val Canzoi tra Cesiomaggiore e Feltre, il restyling di molteplici sorgenti a Gosaldo, Livinallongo, Falcade ed Alleghe, la realizzazione di serbatoi di accumulo ad Agordo e Vodo di Cadore, la posa di nuove tratte di acquedotto ad Agordo, Calalzo, Colle Santa Lucia e San Tomaso Agordino, l’installazione di impianti di disinfezione in diversi impianti idrici, la costruzione di depuratori ad Alleghe, Santo Stefano di Cadore, Val di Zoldo e l’ammodernamento dei depuratori di Sedico, Belluno, Cortina e Livinallongo, la posa di nuove fognature a Cortina, San Gregorio nelle Alpi e Santa Giustina, la sostituzione massiva dei misuratori d’utenza, oltre alla digitalizzazione di reti, impianti e di tutte le attività operative svolte sul territorio.

“Si tratta di un’operazione di rilievo – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – che ci consentirà, da un lato, di destinare nuove risorse economiche a sostegno degli investimenti, beneficiando di tassi ridottissimi e tenendo al minimo l’incidenza in tariffa; dall’altro, ci permetterà di parametrare la durata dei debiti generati dagli investimenti ad un orizzonte temporale molto più lungo e in linea con la vita utile delle opere che andremo a realizzare. Un’opportunità importante, quindi, per mettere a terra nuovi cantieri e adeguare le nostre sorgenti, ammodernare gli acquedotti, ridurre le perdite, estendere le reti fognarie e costruire depuratori, il tutto affiancato da innovazione, tecnologia e digitalizzazione. Sfide non semplici, ma sulle quali non possiamo più derogare, perché la tutela ambientale, patrimonio di tutti, e la salvaguardia della risorsa idrica, sempre più scarsa, sono la garanzia di un futuro sostenibile che dobbiamo garantire a chi verrà dopo di noi. Non secondario, infine, il sostegno che potremo dare allo sviluppo della nostra provincia e all’economia, all’occupazione e all’indotto, fattori essenziali per la crescita del territorio”.

“Ringraziamo gli investitori per la grande fiducia riposta nei nostri progetti – dichiara Monica Manto, presidente di Viveracqua -. Il rinnovamento delle infrastrutture idriche è strategico per lo sviluppo dei nostri territori e per il conseguimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 che riguardano l'uso sostenibile dell'acqua.  Il supporto fornito da chi sceglie di investire nelle nostre obbligazioni è essenziale per raggiungere nei prossimi anni importanti traguardi ambientali”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La costruzione del nuovo depuratore di Borca di Cadore e del serbatoio di accumulo di Chioit a Cencenighe.

L'autore

Contatti con media, agenzie, scuole

comments powered by Disqus