Impianti aperti, oltre un centinaio i partecipanti alle visite guidate

Aperti al pubblico la sorgente Val Clusa e il depuratore di Sedico

Belluno, 20 marzo 2023 – Una giornata molto partecipata quella organizzata da Bim Gsp che ieri, per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua, ha aperto al pubblico la sorgente della Val Clusa, in comune di La Valle Agordina, e il depuratore di Oselete a Sedico, due impianti strategici del servizio idrico integrato bellunese.

Circa un centinaio i partecipanti, tra adulti, famiglie e ragazzi, provenienti da tutta la provincia, a cui i tecnici di Gsp hanno illustrato, al mattino, il funzionamento del principale acquedotto della provincia di Belluno: alimentato da quattro sorgenti, e la Val Clusa è la più importante ubicata a 688 metri s.l.m., il sistema si snoda per oltre 130 km e approvvigiona circa 50 serbatoi e impianti di sollevamento distribuiti lungo tutta il percorso, andando ad alimentare oltre 50mila persone residenti nei comuni di Sospirolo, Sedico, Belluno, Limana, Borgo Valbelluna, Quero Vas, Segusino e Valdobbiadene. Un sistema molto articolato, che in media eroga circa 450 litri al secondo, pari a 35mila metri cubi al giorno.

Tra i presenti, anche il presidente di Bim Gsp, Attilio Sommavilla, e il sindaco di Sedico, Stefano Deon. “E’ stato davvero interessante, per me in primis che ho partecipato alla visita, conoscere da vicino la complessa gestione dell’acqua e le molteplici fasi che ne garantiscono quotidianamente la disponibilità dai rubinetti – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp - .Dai trattamenti per la disinfezione ai controlli in tempo reale della quantità in transito, fino al monitoraggio della qualità e della purezza, ogni aspetto è stato illustrato nel dettaglio al pubblico presente, suddiviso in gruppi. Impattante, sicuramente, aver visto con i nostri occhi gli effetti della siccità che da oltre un anno ci affligge, chiaramente percepibile dai bassi livelli di accumulo di questo periodo. Il nostro invito – prosegue Sommavilla - rivolto ieri ai visitatori ma che estendiamo a tutti i cittadini, è di adottare già ora comportamenti che permettano un uso parsimonioso della risorsa idrica”.

Nel pomeriggio, la visita è proseguita al depuratore di Oselete, in comune di Sedico, tra i più grandi in ordine di grandezza in provincia, a servizio di buona parte del territorio comunale. Un impianto recentemente ristrutturato ed ampliato, che oggi tratta 750mila metri cubi d’acqua reflua all’anno e garantisce la restituzione in ambiente di acqua pulita. Fase per fase, i presenti, organizzati in gruppo, hanno potuto capire come avviene il processo di pulizia delle acque di scarico: dal pretrattamento, che elimina i materiali solidi più grossolani (quali cotton-fioc, sabbie, olii) al trattamento biologico, con vasche popolate da batteri che si nutrono delle sostanze inquinanti biodegradabili, al trattamento terziario dove appositi filtri provvedono a rimuovere gli ultimi residui sospesi, fino alla disinfezione, che abbatte la carica batterica prima della restituzione in natura. Particolarmente utili le dimostrazioni pratiche che hanno permesso ai partecipanti di vedere i diversi stadi del refluo, da fango, appunto, ad inizio lavorazione, ad acqua pulita a fine attività. “I depuratori sono un presidio essenziale per la protezione dell’ambiente – conclude Sommavilla - e la loro presenza è la miglior garanzia di salvaguardia degli ecosistemi naturali nel presente e per il futuro. Obiettivo di tutti, ridurre sicuramente l’inquinamento, impegno che ognuno di noi può mettere in campo ogni giorno”.

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