Lavori in corso il 14 febbraio a Belluno

Prevista la posa di nuove valvole al Ponte Veneggia

Belluno, 9 febbraio 2024 – Prosegue l’attività di distrettualizzazione della rete idrica a servizio del Comune di Belluno. Bim Gsp, mercoledì 14 febbraio, con tre distinti cantieri operativi in parallelo, provvederà a posare nuove valvole di linea e misuratori di portata in via Vittorio Veneto, via Tiziano Vecellio e via del Vesco.

I lavori, pianificati in sinergia con il Comune che in questi giorni sta operando sul Ponte Veneggia, serviranno non solo a rinnovare le componentistiche idrauliche esistenti, ormai obsolete e malfunzionanti, ma anche a suddividere la rete di distribuzione locale, molto estesa, in più distretti, autonomi dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico. Le condotte, inoltre, saranno dotate di sensori digitali in grado di trasmettere in continuo dati sull’acqua in transito.

La posa delle nuove apparecchiature renderà necessaria la sospensione della fornitura idrica dalle ore 8:00 fino a fine lavori (in giornata) nelle seguenti vie: T. Vecellio, Tomea, degli Agricoltori, Masi Simonetti, Del Candel, Del Vesco, S.Pietro in Campo e Vittorio Veneto (civici da 217 a 251 e da 282 a 310).

Per compattare i tempi di esecuzione, Bim Gsp ha già predisposto gli scavi nelle aree di attività (in foto).

 

 

“Questo intervento - spiega Attilio Sommavilla, Presidente di Bim Gsp – rientra nel maxi-progetto da 25,6 milioni di euro finalizzato a ridurre del 35%, entro il 2025, le perdite dagli acquedotti bellunesi. Non è il primo cantiere che mettiamo in atto – abbiamo già distrettualizzato 250 km di rete dei 1600 previsti da progetto, prosegue Sommavilla – e ne seguiranno molti altri fino al 2025: saranno, naturalmente, oggetto di una pianificazione e organizzazione strutturata, in modo da limitare al minimo il disagio all’utenza. Tre i fronti su cui stiamo operando: modellazione, per riprodurre virtualmente il funzionamento degli acquedotti e gestire al meglio le infrastrutture; distrettualizzazione, per segmentare il vasto reticolo di condotte in piccoli settori e limitare, in futuro, allo stretto necessario il numero di utenze interessato da eventuali interruzioni della fornitura; digitalizzazione, per disporre di dati in continuo che permettano di tarare al meglio la portata e la pressione in esercizio, così da preservare lo stato delle tubazioni. E’ un progetto titanico – conclude Sommavilla – che ci vede protagonisti attivi in questo processo di trasformazione e gestione efficiente del sistema idrico provinciale: richiede, naturalmente, la massima collaborazione di tutti, anche dell’utenza, che inevitabilmente potrà essere interessata da minimi disagi, ma per elevati benefici, in termini di crescita del servizio, innovazione, salvaguardia della risorsa acqua, strategici per uno sviluppo sostenibile della montagna bellunese”.


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