BIM GSP chiude positivamente il bilancio 2021

In crescita patrimonio e ricavi. Utile a 17 milioni di euro.
Sommavilla: “Cantieri e progetti innovativi le priorità future”.

Belluno, 29 aprile 2022 – Si è chiuso con risultati estremamente positivi il bilancio di esercizio 2021 di Bim Gsp: patrimonio a 59,2 milioni di euro, valore della produzione a 28 milioni, costi a 23,8 milioni, investimenti a 10,3 milioni, indebitamento sceso a 29 milioni e risultato netto, per la prima volta nella storia della società, a 17 milioni di euro. Dati illustrati ieri ai comuni soci dal presidente del Consiglio di Amministrazione, Attilio Sommavilla, e approvati a maggioranza dai presenti.  

“E’ stato un anno particolarmente impegnativo – spiega Sommavilla – connotato da molteplici attività: spinta verso gli investimenti, riorganizzazione del personale, rafforzamento della struttura interna, internalizzazione della gestione dei depuratori, vendita delle azioni detenute in Ascotrade. Proprio grazie agli introiti derivanti dalla cessione del pacchetto azionario, abbiamo chiuso un 2021 con un utile straordinario di 17 milioni di euro e un equilibrio finanziario senza precedenti, che rende la società solida e credibile agli occhi di banche e investitori. Chiaramente l’utile andrà in prevalenza a supportare il corposo programma degli interventi da 215 milioni di euro previsti per il miglioramento del sistema idrico provinciale. Colmerà, naturalmente, solo una parte del reale fabbisogno di cui necessita il patrimonio infrastrutturale bellunese: società e soci, quindi, nei prossimi mesi dovranno impegnarsi per reperire qualsiasi tipo di contributo a fondo perduto che permetta di aumentare, senza aggravi in tariffa per i cittadini, la consistenza delle opere da attuare sul territorio. Un esempio è il Piano di Ripresa e Resilienza, a cui stiamo lavorando di concerto con l’ente d’ambito, strategico non solo per l’obiettivo di riduzione delle perdite, ma anche per il potenziamento del sistema fognario e del processo depurativo. Sfide non semplici – commenta Sommavilla – che richiederanno, in parallelo, un consolidamento della squadra aziendale”.

Servizio all’utenza

Malgrado l’emergenza sanitaria abbia connotato fortemente anche il 2021, Gsp ha garantito con continuità il servizio ai cittadini: 44mila telefonate gestite, di cui 11mila per Pronto Intervento, 420mila bollette emesse, di cui 133mila online, oltre 3mila appuntamenti allo sportello e più di 6mila pratiche svolte tramite mail e sito, oltre 27mila gli interventi tecnici effettuati sul territorio. Crescita anche la dotazione organica della società: in corso d’anno si è dato corso alla riorganizzazione del personale e all’assunzione di 18 nuove unità, per garantire al meglio il servizio ai cittadini, assicurare la gestione diretta degli impianti di depurazione, in parte già internalizzata e da completare nel 2022, e sostenere l’attuazione del piano delle opere programmate.

Investimenti

Nonostante il consistente aumento dei prezzi delle materie prime e il caro-energia, Gsp nel 2021 ha realizzato opere per 10,3 milioni di euro. Tra le principali, l’avvio dei lavori per la costruzione dei nuovi depuratori a Borca di Cadore e Sedico, tuttora in corso, l’adeguamento dell’impianto di Lentiai, il nuovo acquedotto di Chioit a Cencenighe, l’adeguamento delle opere di presa Porcilla e del serbatoio Tornaol a Pedavena, la messa in sicurezza dell’acquedotto Desedan a Longarone, il restyling del serbatoio di Coltron a Ponte nelle Alpi, la posa del nuovo collettore fognario di Vallesella e Grea a Domegge di Cadore, l’ammodernamento della vasca imhoff di Sotto Bernard a Selva di Cadore e del depuratore di Morbiach a Cencenighe, la pulizia straordinaria della rete fognaria lungo il lago di Auronzo ed altre lavorazioni minori nei diversi comuni serviti. 

Sul fronte ricostruzione post tempesta Vaia, Bim Gsp, grazie ai finanziamenti assegnati dal Commissario delegato all’emergenza, ha realizzato i lavori di posa delle nuove vasche imhoff a Taibon Agordino (Le Sedole), la messa in sicurezza degli impianti di trattamento di Tiser (Gosaldo), Selva (Salator), Rocca Pietore (Sorarù), San Tomaso Agordino (Sot Colarù), e di sistemazione della fognatura di Tegosa e Feder a Canale d’Agordo. Nel corso dell’anno, inoltre, si è dato corso ad oltre un centinaio di progettazioni: tra queste, gli studi di fattibilità per la centralizzazione del trattamento depurativo in Comelico, Centro Cadore, Val di Zoldo e Alto Agordino, l’adeguamento delle reti fognarie e del sistema depurativo a Cortina d’Ampezzo, il completamento dello schema acquedottistico di Rio dei Frari con la realizzazione del tratto Col Coltron – Piaia e Vena d’Oro.

Di rilievo, inoltre, la sostituzione massiva dei contatori d’utenza, un progetto pluriennale che impiega circa 500 mila euro all’anno e che, nel 2021, ha portato all’installo di oltre 6mila nuovi apparecchi meccanici a Pedavena e Soverzene, e di contatori digitali a Limana, oltre a sostituzioni mirate distribuite in tutto il territorio servito. L’attività proseguirà, con gradualità, nel 2022 e nelle annualità successive, con l’obiettivo di raggiungere tutte le utenze servite.

In crescita il processo di digitalizzazione delle infrastrutture idriche: potenziato, nel corso dell’anno, il sistema del telecontrollo aziendale, per il monitoraggio puntuale dei prelievi e del funzionamento degli impianti, ed avviato un progetto per la gestione informatizzata di tutte le prestazioni tecnico-operative previste sul territorio. In aumento, inoltre, il numero di sistemi di disinfezione installati nell’anno, aumentati di 12 unità nel corso dell’anno, a garanzia di un impegno continuo nella riduzione dei fenomeni di non potabilità causati soprattutto dagli eventi meteo intensi.

“Abbiamo obiettivi impegnativi e molto sfidanti da conseguire – spiega Sommavilla – come la salvaguardia delle sorgenti, il contenimento delle perdite di rete, la distrettualizzazione, modellazione ed interconnessione degli acquedotti, l’estensione della rete fognaria, il potenziamento del processo depurativo, la riduzione dei consumi energetici, l’efficientamento del patrimonio infrastrutturale esistente: il nostro impegno, quindi, anche nel futuro sarà orientato nella direzione della crescita, dell’innovazione e del miglioramento continuo del servizio reso al territorio”.

Hydrobond

Nel corso del 2021 è stata avviata la procedura per aderire, nell’ambito del consorzio Viveracqua, ad una nuova emissione di titoli obbligazionari denominati Hydrobond 4. L’operazione, conclusa nel marzo 2022, ha portato risorse per un valore di 10 milioni di euro, che andranno a supportare parte degli interventi già programmati. Tra i principali, la sostituzione di più porzioni di rete idrica lungo la dorsale della Sinistra Piave, tra Limana e Borgo Valbelluna, e della Val Canzoi tra Cesiomaggiore e Feltre, il restyling di molteplici sorgenti a Gosaldo, Livinallongo, Falcade ed Alleghe, la realizzazione di serbatoi di accumulo ad Agordo e Vodo di Cadore, la posa di nuove tratte di acquedotto ad Agordo, Calalzo, Colle Santa Lucia e San Tomaso Agordino, l’installazione di impianti di disinfezione in diversi impianti idrici, la costruzione di depuratori ad Alleghe, Santo Stefano di Cadore, Val di Zoldo e l’ammodernamento dei depuratori di Sedico, Belluno, Cortina e Livinallongo, la posa di nuove fognature a Cortina, San Gregorio nelle Alpi e Santa Giustina.

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