Bim Gsp, approvato il bilancio semestrale 2023

Via libera alla gara per la progettazione della nuova sede a Levego.

Belluno, 16 novembre 2023 – Si è tenuta oggi alle ore 15.00 a Villa Patt di Sedico l’assemblea dei soci di Bim Gsp. All’ordine del giorno, bilancio semestrale 2023, fusione con Bim Infrastrutture, nuova sede, recesso di Alano di Piave e l'acquisto delle azioni de La Dolomiti Ambiente.

Report infrannuale

Approvato a maggioranza dei presenti il bilancio del primo semestre 2023. Complessivamente positivi i risultati conseguiti e illustrati da Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp, coadiuvato dai consiglieri Lara Stefani e Andrea Menin: valore della produzione a 15 milioni di euro, costi a 12,8 milioni, margine operativo lordo (differenza tra ricavi e costi operativi) a 2,2 milioni. In calo l’utile generato che, detratte le imposte, risulta di 164mila euro. Il patrimonio netto ha raggiunto quota 59,8 milioni di euro.

Cantieri

Nel primo semestre 2023 sono state realizzati investimenti per circa 6 milioni di euro. Tra le principali opere, il risanamento di un tratto fognario ad Alleghe, la posa di una nuova porzione di fognatura a San Pietro di Cadore e ad Alleghe, la sostituzione di una parte di rete idrica in Nevegal a Belluno, la realizzazione di un nuovo acquedotto in Val Bieggia (Domegge) e a Pra Stavel (San Pietro di Cadore), la ristrutturazione del depuratore di Vallesella a Domegge. Nel corso del semestre, inoltre, si è dato avvio al progetto da 25,6 milioni di euro, finanziato per 20,4 con fondi PNRR, per la riduzione del 35%, entro fine 2025, delle perdite idriche dagli acquedotti bellunesi. La progettualità prevede la modellazione, la distrettualizzazione e la digitalizzazione di 1615 km di rete idrica distribuita su 36 sistemi acquedottistici e 16 Comuni bellunesi.

“Ridurre in soli due anni le perdite idriche è un obiettivo molto sfidante – commenta Sommavilla – che porterà all’attivazione, da qui a fine 2025, di numerosi cantieri: saranno, naturalmente, oggetto di una pianificazione e organizzazione strutturata, in modo da limitare al minimo il disagio all’utenza”.

In parallelo, è proseguita a pieno ritmo anche l’attività di studio, monitoraggio e raccolta dati delle sorgenti per la delimitazione delle aree di salvaguardia, vale a dire le porzioni di territorio circostanti ai punti di prelievo da preservare e sottoporre a limitazioni di utilizzo umano: ad oggi sono già attivi oltre 100 strumenti di misurazione tecnica, grazie ai quali sarà possibile definirne la perimetrazione. Incrementata anche l’attività di disinfezione per migliorare la qualità dell’acqua erogata e ridurre, nelle aree più vulnerabili, i fenomeni di non potabilità legati agli eventi meteo intensi: nel semestre ne sono stati installati 10 ed entro la fine dell’anno il numero complessivo di nuovi sistemi attivati sarà di 210 (+62 dal 2020), con previsione di arrivare entro il 2027 a 250 in esercizio. Positivo anche il bilancio della campagna per la sostituzione massiva dei contatori d’utenza: nel semestre sono stati installati circa 4mila apparecchi. L’attività, dal 2020, ha già portato alla posa di circa 8mila misuratori meccanici e digitali.


Fusione con Bim Infrastrutture

Nel corso della riunione si è fatto anche il punto sul percorso di fusione che prevede l’incorporazione di Bim Infrastrutture in Bim Gsp. L’iter formale di integrazione potrà attivarsi con procedura semplificata, e quindi non rendere necessaria la nomina di periti del tribunale a supporto delle fasi, nel caso via sia il consenso unanime dei soci. La fusione avverrà, in ogni caso, solo dopo il passaggio delle reti di distribuzione del gas ad Italgas, che andrà a concretizzarsi nei prossimi mesi.

“Si tratta di un’operazione strategica e vantaggiosa per i Comuni, per i cittadini e per la nostra montagna bellunese – spiegano i vertici delle due aziende, Attilio Sommavilla e Bruno Zanolla –.  Conseguiremo non solo risparmi nella gestione dei servizi, non più separata ma unica, ma daremo un sostanziale sostegno allo sviluppo economico, sociale ed ambientale della nostra provincia di Belluno. La società frutto della fusione, infatti, gestirà non solo il servizio idrico integrato, ma anche lo sviluppo del settore energetico da fonti rinnovabili: disporrà di un patrimonio netto di oltre 100 milioni di euro, che le consentirà un buon posizionamento anche nel mercato finanziario. Auspichiamo, quindi, che si possa perseguire la strada del percorso semplificato, in modo da rendere operativo il nuovo soggetto già da gennaio 2025”.

Nuova sede

L’assemblea, valutato il piano economico-finanziario relativo alla proposta di costruire a Levego la nuova sede per Gsp, Consorzio Bim e Sit, ha dato mandato al Consiglio di Amministrazione di avviare la gara per la progettazione. Lo stabile verrà realizzato nel terreno di proprietà di Bim Infrastrutture presente all’interno della lottizzazione del Consorzio Quadrante. “Si tratta di un’area già urbanizzata e quindi dotata di tutti i sottoservizi e delle autorizzazioni del caso – spiegano Sommavilla e Zanolla – individuata dopo aver esplorato più proposte alternative. Questa localizzazione è risultata essere la più adatta a soddisfare le crescenti esigenze della società e della clientela: ci permetterà di disporre, nell’arco di poco tempo, di una struttura moderna, inserita all’interno di un contesto ambientale molto verde e particolarmente qualificato, all’avanguardia dal punto di vista energetico, con spazi adeguati per uffici, parcheggi idonei per il pubblico, facilmente raggiungibile da tutto il territorio servito. Elimineremo, non da ultimo, i costi per circa 265mila euro all’anno, conseguendo quindi risparmi utili per tutti”.

Recesso Alano di Piave

Alla luce della richiesta avanzata dal Comune di Alano di Piave di recedere (uscire) dalla compagine sociale, l’Assemblea, a fronte della proposta del Consiglio di Amministrazione di procedere con l’acquisto delle azioni proprie del valore complessivo di 450mila euro, ha deciso, su mozione di alcuni soci, di approfondire meglio il tema e di demandare alla prima assemblea utile ogni valutazione e azione in merito.

Dolomiti Ambiente

Ampia la discussione dei soci sulla possibilità, per Bim Gsp, di acquistare le quote della Provincia di Belluno in Dolomiti Ambiente, società che gestisce lo smaltimento dei rifiuti nel territorio tramite l’impianto di Maserot a Santa Giustina. Le azioni, già messe in vendita nei mesi scorsi dalla provincia (socio di maggioranza) con asta pubblica andata però deserta, potrebbero essere acquisite da Bim Gsp che nella medesima società detiene il 7,6% e, per questo, può esercitare il diritto di prelazione. L’Assemblea, alla luce degli approfondimenti illustrati dai consulenti di Bim Gsp presenti in collegamento alla riunione e del prolungato dibattito dei presenti, ha deciso di approfondire il tema e ogni decisione collegata in una riunione specifica da convocare nel corso delle prossime settimane.

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