Bim Gsp, nuova dorsale idrica tra Ponte nelle Alpi e Belluno.

Posati 2,6 km di condotte per il collegamento dei serbatoi di Piaia e Vena d’Oro.

Belluno, 15 novembre 2023 - Interconnettere gli acquedotti per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e in particolare della siccità. Sono in dirittura d’arrivo i lavori di posa del nuovo tratto di rete idrica principale che, non appena in esercizio, andrà a collegare i serbatoi di Coltron e Paia, in Comune di Ponte nelle Alpi, e della Vena d’Oro, in Comune di Belluno.

Bim Gsp, infatti, con un investimento di 1,5 milioni di euro, ha provveduto a posare 2,6 km di nuove tubazioni, con relativi pozzetti, per garantire maggior disponibilità idrica ad alcune zone abitate in Sinistra Piave dei due Comuni. Particolarmente complessa l’esecuzione degli scavi, eseguiti dall’impresa DM di Arsiè con un mezzo speciale, per la presenza di terreno roccioso lungo l’intera area di intervento.

Contestualmente, con un cantiere parallelo affidato all’impresa pontalpina F.lli De Prà, si è provveduto a ristrutturare integralmente il serbatoio della Vena d’Oro, un tempo a servizio della rete ma isolato, negli anni, a causa dei frequenti episodi di non potabilità. L’impianto, nello specifico, è stato risanato, impermeabilizzato, rinnovato nelle tubazioni interne e nel valvolame idraulico, dotato di un nuovo e moderno impianto a raggi UV per la disinfezione dell’acqua e del telecontrollo per il monitoraggio da remoto, messo in completa sicurezza mediante la posa di scale, parapetti e punti di ancoraggio. Andrà, in prospettiva, a servire le utenze di Levego, Via Meassa, zona Pedecastello e Sagrogna, oggi rifornite dal serbatoio di Faverga.

I due cantieri, che si concluderanno entro fine anno, completano una progettualità molto più ampia e corposa, avviata nel 2019 e strutturata in più interventi, che ha portato, in poco meno di 4 anni e con un investimento di 4,7 milioni di euro, alla sistemazione dell’opera di presa Rio dei Frari, alla costruzione del serbatoio di Piaia, all’ammodernamento degli impianti di accumulo di Coltron e Vena d’Oro e alla posa, in totale, di 10,7 km di condotte per il collegamento delle vasche di Coltron, Piaia, Fiammoi-Safforze e Vena d’Oro.

“L’interconnessione degli acquedotti – spiega Attilio Sommavilla presidente di Bim Gsp - è un tassello fondamentale nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici: permette, infatti, di disporre di fonti di approvvigionamento diversificate e di bilanciare al meglio l’acqua prelevata, vantaggio rilevante soprattutto in caso di criticità estreme come la siccità, purtroppo sempre più frequente. La nostra soddisfazione – prosegue Sommavilla – è di aver messo a terra una progettualità titanica e lungimirante, elaborata e diretta per la maggior parte con personale interno a Gsp, che ha risolto i problemi di carenza idrica a cui erano soggetti il territorio pontalpino e le aree in sinistra Piave del Comune di Belluno, ma che porterà benefici anche alla Val Belluna, verso cui andrà a confluire parte dell’acqua in distribuzione alle utenze. Una strategia, quella di mettere in comunicazione sistemi separati tra loro, che, ove possibile, andiamo a mettere in atto in tutto il territorio bellunese, per aumentare la resilienza delle infrastrutture, restituire efficienza di servizio ai cittadini e rendere sempre più sovracomunali e globali le reti gestite”.

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