Bim Gsp, nuova fognatura a Costalta

Ricostruita la tratta danneggiata dalla tempesta Vaia

Belluno, 6 giugno 2023 – Proseguono a pieno ritmo i lavori di posa della nuova rete fognaria a Costalta, in Comune di San Pietro di Cadore. Bim Gsp, con un investimento di 620mila euro, sta ripristinando la funzionalità di una tratta di fognatura – circa 610 metri - tra Costalta e Mare, porzione profondamente danneggiata dalla tempesta Vaia dell’autunno 2018.

Particolarmente impegnativa l’esecuzione delle attività: le forti pendenze dell’area di intervento, molto verticali in alcuni punti, e la tipologia di terreno, ricco di venute d’acqua e per questo molto instabile, hanno reso necessario l’utilizzo di mezzi speciali come l’escavatore di tipo ragno per le lavorazioni e l’elicottero per il trasporto dei materiali. Contestualmente alla posa delle nuove tubazioni, sono state realizzate opere di drenaggio su buona parte del versante interessato dall’intervento, per garantirne una maggior stabilità.

Il cantiere, iniziato poco più di due mesi fa, ha previsto anche l’attraversamento in due punti della strada provinciale, principale via di accesso a Costalta: per ridurre al minimo i disagi ai residenti e consentire la regolarità nel transito veicolare, si è operato in orario notturno.

I lavori, affidati all’impresa Green Rock di San Nicolò di Comelico, si concluderanno entro l’inizio dell’estate.

«L’opera appena ultimata – spiega Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – fa parte di un pacchetto lavori molto corposo da 1,8 milioni di euro di fondi Vaia utilizzati per attivare nella zona dell’Alto e del Centro Cadore molteplici cantieri, in buona parte già conclusi e in parte di prossima ultimazione. Interventi che hanno permesso non solo di ripristinare la funzionalità di alcune reti danneggiate dalla calamità, ma anche di accrescere la resilienza delle infrastrutture presenti nel territorio. In prospettiva, questa nuova tratta andrà a collegarsi al depuratore che, nelle prossime annualità, andremo a realizzare a Santo Stefano di Cadore per una miglior qualità dell’acqua restituita in natura».

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